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4.500 metri quadrati che si sviluppano su quattro piani. Credit: SGP Srl

Un buon motivo per venire a Milano, non Expo, solo una mediocre fiera di paese, ma Armani Silos, un ex magazzino di 4500 mq per la conservazione dei cereali del 1950 in Via Bergognone, inaugurato nel mese di maggio. All’interno di un’architettura cruda e spartana, su quattro piani, Re Giorgio ha allestito, attraverso la presentazione tematica delle collezioni, la sua storia. Ogni stanza accoglie, indossati da manichini senza testa, una selezione ragionata delle creazioni originate da diversi temi d’ispirazioni, che nel tempo hanno attraversato le collezioni, dalla Cina, all’India, al greige, quel colore, un ibrido tra beige e grigio, che distingue gli abiti classici, soprattutto maschili.

Entrata di Armani Silos. Credit: Davide Lovatti

In ogni stanza la succinta descrizione del motivo d’ispirazione e la datazione esatta di ogni abito costruiscono un quadro cronologico rivelatore del talento anticipatore di Armani. La rigorosa coreografia è illuminata da fondali di tessuti colorati e scintillanti, adatti a sottolineare i virtuosismi esecutivi e le impalpabili trasparenze dei suoi pezzi più spettacolari. Emerge da questa superba rappresentazione una creatività multiforme che, forse, né le sfilate né le vetrine erano ancora riuscite a rappresentare.

Una selezione ragionata di abiti dal 1980 a oggi. Credit: David Lovatti
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Le trasparenze e le decorazioni in perline iridescenti sono spesso smorzate da veli di tulle, come per governarne la stravaganza aggiungendo un po' di mistero. Credit: David Lovatti
Al piano terra, la sezione Stars e la sezione dedicata al Daywear. Al primo piano la sezione Esotismi. Al secondo piano, Cromatismi. Al terzo e ultimo piano la sezione Luce. Credit: David Lovatti
Pareti e pavimenti in cemento, soffitti neri, strutture di servizio a vista. Credit: David Lovatti
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Migliaia di capi e bozzetti, video e backstage di sfilate, foto di campagne pubblicitarie illustrano la progettazione e il metodo di lavoro nel mondo Armani. Credit: David Lovatti
Esposti in Armani Silos sono circa 600 abiti e 200 accessori. Credit: David Lovatti
Un'architettura sobria e rigorosa, quattro piani che ricordano vagamente un alveare, muri lisci e una corona di finestre in cima. Credit: David Lovatti

DOVE: Via Bergognone, 40, 20144 Milano

Un buon motivo per venire a Milano, non Expo, solo una mediocre fiera di paese, ma Armani Silos, un ex magazzino di 4500 mq per la conservazione dei cereali del 1950 in Via Bergognone, inaugurato nel mese di maggio. All’interno di un’architettura cruda e spartana, su quattro piani, Re Giorgio ha allestito, attraverso la presentazione tematica delle collezioni, la sua storia. Ogni stanza accoglie, indossati da manichini senza testa, una selezione ragionata delle creazioni originate da diversi temi d’ispirazioni, che nel tempo hanno attraversato le collezioni, dalla Cina, all’India, al greige, quel colore, un ibrido tra beige e grigio, che distingue gli abiti classici, soprattutto maschili.
In ogni stanza la succinta descrizione del motivo d’ispirazione e la datazione esatta di ogni abito costruiscono un quadro cronologico rivelatore del talento anticipatore di Armani. La rigorosa coreografia è illuminata da fondali di tessuti colorati e scintillanti, adatti a sottolineare i virtuosismi esecutivi e le impalpabili trasparenze dei suoi pezzi più spettacolari. Emerge da questa superba rappresentazione una creatività multiforme che, forse, né le sfilate né le vetrine erano ancora riuscite a rappresentare.
DOVE: Via Bergognone, 40, 20144 Milano

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.