djerbahood_tagliabue_streetart (1)

Di buoni motivi per andare a Djerba ce ne sono molti. Ma, oltre ai ben noti litorali e al clima mite che invoglia alla vacanza tutto l’anno, l’isola tunisina è recentemente diventata una mecca per gli appassionati di street art. Il piccolo villaggio di Erriadh, un antico paese con stradine strette e tradizionali abitazioni menzel, è infatti il cuore pulsante dell’interessantissimo progetto Djerbahood. Promotrice e anima del progetto è la parigina Galerie Itinerrance, che da anni rappresenta importanti street artist. L’idea del suo direttore è stata quella di trovare uno spazio che potesse essere messo completamente a disposizione degli artisti, come una tela tridimensionale.

quote
djerbahood_tagliabue_streetart_octopus (2)

Il villaggio di Erriadh si è dimostrato il luogo ideale: muri bianchi, ampi spazi liberi e una popolazione – per metà mussulmana, per metà di religione ebraica – aperta alla sperimentazione e al confronto con culture differenti. Così, a partire dallo scorso mese di giugno, la Galerie ha organizzato delle residenze di una settimana per gli street artist selezionati, provenienti da 30 nazioni diverse. I creativi hanno avuto ciascuno sette giorni a disposizione per lavorare e lasciare il loro segno nella cittadina, ma sempre rispettando l’ambiente e gli edifici. I primi interventi sono stati presentati al pubblico qualche mese fa, ma gli artisti si avvicenderanno fino alla prossima estate. Alla fine saranno ben 150 gli autori che passeranno da Djerbahood e non è dato sapere quale forma prenderà il progetto e quali collaborazioni inedite potrebbero nascere. Piccola nota campanilistica, per l’Italia ha già lasciato la sua firma il milanese Orticanoodles.

djerbahood_tagliabue_streetart_hand (3)
djerbahood_tagliabue_streetart_wall (4)
quote
djerbahood_tagliabue_streetart_fish(5)
djerbahood_tagliabue_streetart_paintin_man (6)

DOVE: Erriadh, Djerba, Tunisia

Di buoni motivi per andare a Djerba ce ne sono molti. Ma, oltre ai ben noti litorali e al clima mite che invoglia alla vacanza tutto l’anno, l’isola tunisina è recentemente diventata una mecca per gli appassionati di street art. Il piccolo villaggio di Erriadh, un antico paese con stradine strette e tradizionali abitazioni menzel, è infatti il cuore pulsante dell’interessantissimo progetto Djerbahood. Promotrice e anima del progetto è la parigina Galerie Itinerrance, che da anni rappresenta importanti street artist. L’idea del suo direttore è stata quella di trovare uno spazio che potesse essere messo completamente a disposizione degli artisti, come una tela tridimensionale.
Il villaggio di Erriadh si è dimostrato il luogo ideale: muri bianchi, ampi spazi liberi e una popolazione – per metà mussulmana, per metà di religione ebraica – aperta alla sperimentazione e al confronto con culture differenti. Così, a partire dallo scorso mese di giugno, la Galerie ha organizzato delle residenze di una settimana per gli street artist selezionati, provenienti da 30 nazioni diverse. I creativi hanno avuto ciascuno sette giorni a disposizione per lavorare e lasciare il loro segno nella cittadina, ma sempre rispettando l’ambiente e gli edifici. I primi interventi sono stati presentati al pubblico qualche mese fa, ma gli artisti si avvicenderanno fino alla prossima estate. Alla fine saranno ben 150 gli autori che passeranno da Djerbahood e non è dato sapere quale forma prenderà il progetto e quali collaborazioni inedite potrebbero nascere. Piccola nota campanilistica, per l’Italia ha già lasciato la sua firma il milanese Orticanoodles.
DOVE: Erriadh, Djerba, Tunisia

Back to table of contents of "Colourful"
Close
Go top

The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.