Filosofi, scrittori, saggisti, poeti, antropologi, architetti, designer si sono occupati, in varie forme, dell’abitare, teorizzandone il ruolo centrale nella vita dell’uomo civilizzato. Le fodere, gli astucci e le custodie dove s’imprimono le tracce degli oggetti d’uso quotidiano, citati da Walter Benjamin (Passages de Paris I edizione, 1982), inducono a considerare l’interior alla stregua di un calco della personalità dell’abitante, stabilendo un legame inalienabile tra habitat e abitante, il medesimo ontologicamente teorizzato da Martin Heidegger, tra “essere e abitare” (Saggi e discorsi). E’ in questo senso che mostre, presentazioni e allestimenti dedicati all’architettura degli interni assumono un fondamentale rilievo culturale, poiché attraverso la messa in scena degli arredi rivelano il grado di civiltà e la personalità dell’abitante. Anche il Salone del mobile di Milano ha ritenuto fosse importante riflettere sul lavoro di creativi che operano come designer e progettisti d’interni, e ha immaginato un grande mostra,”Stanze”, ospitata al La Triennale nell’ambito della sua XXI edizione (2016).

Cristina Morozzi

Filosofi, scrittori, saggisti, poeti, antropologi, architetti, designer si sono occupati, in varie forme, dell’abitare, teorizzandone il ruolo centrale nella vita dell’uomo civilizzato. Le fodere, gli astucci e le custodie dove s’imprimono le tracce degli oggetti d’uso quotidiano, citati da Walter Benjamin (Passages de Paris I edizione, 1982), inducono a considerare l’interior alla stregua di un calco della personalità dell’abitante, stabilendo un legame inalienabile tra habitat e abitante, il medesimo ontologicamente teorizzato da Martin Heidegger, tra “essere e abitare” (Saggi e discorsi). E’ in questo senso che mostre, presentazioni e allestimenti dedicati all’architettura degli interni assumono un fondamentale rilievo culturale, poiché attraverso la messa in scena degli arredi rivelano il grado di civiltà e la personalità dell’abitante. Anche il Salone del mobile di Milano ha ritenuto fosse importante riflettere sul lavoro di creativi che operano come designer e progettisti d’interni, e ha immaginato un grande mostra,”Stanze”, ospitata al La Triennale nell’ambito della sua XXI edizione (2016).

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.