The very cool FRËIMS CONDESA
4 August 2016
10 March 2016
Borek Sipek, noto designer ceco di recente scomparso, ha marcato la storia del design contemporaneo con la sua esuberanza formale. Per Driade, che ha prodotto i primi suoi pezzi, ha disegnato un ampio e variegato repertorio di arredi e di vetri ineguagliabili, soffiati in Boemia, caratterizzati da un rigoglioso naturalismo. Le sue creazioni sono state il suo modo di esprimersi, di essere sentimentale, aggressivo e innamorato della vita, che ha bruciato troppo in fretta. Tutti i suoi progetti rivelano forti legami con le forme naturali e sono dotati di una intima vitalità che li rende fluidi e dinamici.
Affermava di voler creare degli oggetti recitanti, in grado di correre, saltare e ballare… Tra il suo essere designer, architetto e performer (accompagnava, sovente, le sue presentazioni con performance drammatiche e barocche) non esisteva frattura: i progetti erano il linguaggio dei gesti, cristallizzato in forme di intensa espressività. Talvolta era ridondante, ma i suoi eccessi formali erano sentimentali e non meramente stilistici. Ha lasciato un nutrito e originale corpus di progetti, tra questi i tanti suoi vetri decorativi, realizzati in Boemia, espressione compiuta della sua creatività romantica.
DOVE: VIA PADANA INFERIORE 12, 29012 FOSSADELLO DI CAORSO (PC) ITALIA
Borek Sipek, noto designer ceco di recente scomparso, ha marcato la storia del design contemporaneo con la sua esuberanza formale. Per Driade, che ha prodotto i primi suoi pezzi, ha disegnato un ampio e variegato repertorio di arredi e di vetri ineguagliabili, soffiati in Boemia, caratterizzati da un rigoglioso naturalismo. Le sue creazioni sono state il suo modo di esprimersi, di essere sentimentale, aggressivo e innamorato della vita, che ha bruciato troppo in fretta. Tutti i suoi progetti rivelano forti legami con le forme naturali e sono dotati di una intima vitalità che li rende fluidi e dinamici. Affermava di voler creare degli oggetti recitanti, in grado di correre, saltare e ballare… Tra il suo essere designer, architetto e performer (accompagnava, sovente, le sue presentazioni con performance drammatiche e barocche) non esisteva frattura: i progetti erano il linguaggio dei gesti, cristallizzato in forme di intensa espressività. Talvolta era ridondante, ma i suoi eccessi formali erano sentimentali e non meramente stilistici. Ha lasciato un nutrito e originale corpus di progetti, tra questi i tanti suoi vetri decorativi, realizzati in Boemia, espressione compiuta della sua creatività romantica.
The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.