Tra gli eventi dell’appena trascorso Salone del Mobile è d’obbligo segnalare la nascita del nuova marchio Ghidini 1961, voluto dalla famiglia Ghidini, titolare di una storica azienda bresciana specializzata in manufatti di ottone, e affidato alla regia di Stefano Giovannoni, che ha convocato un manipolo di noti designer internazionali a immaginare arredi e oggetti in ottone. L’ottone, metallo dal passato glorioso, trascurato dal design moderno che ha preferito il lucido e freddo nitore dell’acciaio, ritorna in auge con i suoi dorati bagliori, regalando ai manufatti inedite morbidezze volumetriche e un sapore di calda e preziosa domesticità.

ice bucket in polished brass

Dopo anni di rigore modernista, il design contemporaneo allarga le braccia per accogliere espressioni d’autore all’insegna del revival classico. E ricompiano tipologie dimenticate, come gli scrittoi e le toilette, gli specchi da muro decorativi, i vassoi finemente cesellati… per dare alle tavole imbandite luccichii di celliniana memoria. La collezione si distingue per la rara abilità nel coniugare l’iconicità delle proposte con una sottile vena ironica in grado di smorzare la patina nostalgica dell’ottone.

mirror in polished brass
trash bin in polished brass

DOVE: via Matteo Bandello 14/16, Milano

Tra gli eventi dell’appena trascorso Salone del Mobile è d’obbligo segnalare la nascita del nuova marchio Ghidini 1961, voluto dalla famiglia Ghidini, titolare di una storica azienda bresciana specializzata in manufatti di ottone, e affidato alla regia di Stefano Giovannoni, che ha convocato un manipolo di noti designer internazionali a immaginare arredi e oggetti in ottone. L’ottone, metallo dal passato glorioso, trascurato dal design moderno che ha preferito il lucido e freddo nitore dell’acciaio, ritorna in auge con i suoi dorati bagliori, regalando ai manufatti inedite morbidezze volumetriche e un sapore di calda e preziosa domesticità. Dopo anni di rigore modernista, il design contemporaneo allarga le braccia per accogliere espressioni d’autore all’insegna del revival classico. E ricompiano tipologie dimenticate, come gli scrittoi e le toilette, gli specchi da muro decorativi, i vassoi finemente cesellati… per dare alle tavole imbandite luccichii di celliniana memoria. La collezione si distingue per la rara abilità nel coniugare l’iconicità delle proposte con una sottile vena ironica in grado di smorzare la patina nostalgica dell’ottone.

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.