dolce&gabbana_Spain_Heart_corpetto

Due secoli di dominazione spagnola in Sicilia ispirano l’ultima collezione di Dolce & Gabbana che, dal 1985, esaltano la sensualità femminile con trionfi di colori, tipici dell’isola italiana, contaminati da riferimenti esotici e immagini sacre. Sensuali Matador e torere seducono con ricami, disegni floreali, gonne a balze in stile flamenco e colori opulenti, declinati nelle tonalità del rosso, del nero, del bianco, illuminati da pennellate d’oro. “Basta con questa cappa bon ton che assedia la moda; la nostra passerella vuole che le donne si riprendano la loro bellezza e la loro libertà” dichiarano Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sintetizzando una collezione vulcanica nella quale ampio respiro è riservato agli accessori: borse, ferma capelli e gioielli in stile barocco e scarpe con tacco a tabernacolo al cui interno è custodito il Cuore Sacro.

dolce&gabbana_Spain_Heart_passerella
dolce&gabbana_Spain_Heart_trasparenze
dolce&gabbana_Spain_Heart_white_dress

DOVE: Via Goldoni, 10 – 20129 Milano

Due secoli di dominazione spagnola in Sicilia ispirano l’ultima collezione di Dolce & Gabbana che, dal 1985, esaltano la sensualità femminile con trionfi di colori, tipici dell’isola italiana, contaminati da riferimenti esotici e immagini sacre. Sensuali Matador e torere seducono con ricami, disegni floreali, gonne a balze in stile flamenco e colori opulenti, declinati nelle tonalità del rosso, del nero, del bianco, illuminati da pennellate d’oro. “Basta con questa cappa bon ton che assedia la moda; la nostra passerella vuole che le donne si riprendano la loro bellezza e la loro libertà” dichiarano Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sintetizzando una collezione vulcanica nella quale ampio respiro è riservato agli accessori: borse, ferma capelli e gioielli in stile barocco e scarpe con tacco a tabernacolo al cui interno è custodito il Cuore Sacro.
DOVE: Via Goldoni, 10 – 20129 Milano

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.