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Racconta Frodo: “Ho iniziato a realizzare queste opere nel 2006, dopo aver visto una buca scavata nel centro storico di Copenhagen piena di ossa e teschi di persone morte ai tempi della peste nera, intorno al 1350. In seguito ho spostato lo sguardo sulle case che erano state costruite sopra quei resti e così ho pensato: la vita è davvero una ruota che gira senza sosta, e noi ne siamo in balia. Un giorno moriremo, ma ci sarà un nuovo inizio per i nostri teschi…”.

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Che Frodo Mikkelsen sia un artista fuori dagli schemi lo si capisce a prima vista. Tatuatissimo e fiero di esserlo, Mikkelsen è nato a Copenhagen nel 1974 e in questa città continua a vivere e lavorare. Poliedrico e dotato di innumerevoli talenti, si occupa di pittura, scultura e grafica, con sconfinamenti nella land art e nella mail art. Tra tutte le sue opere, sono però i teschi metallici a imprimersi maggiormente negli occhi e nella mente. Si tratta di piccoli oggetti tridimensionali curati in ogni minimo dettaglio, perché ciascuno di essi è un pezzo unico e irripetibile. Mikkelsen sfrutta teschi umani o animali come base per piccoli panorami che, in contrasto con l’anatomia nuda e cruda del loro sostegno, trasmettono emozioni differenti che vanno dalla pace, al senso di tranquilla quotidianità e – in alcuni casi – fanno addirittura sorridere. Le miniature sono realizzate con piccoli giocattoli e soprammobili trovati nei mercatini delle pulci. Una volta assemblate, le sculture vengono placcate in argento per assumere il loro lucente aspetto finale.

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Racconta Frodo: “Ho iniziato a realizzare queste opere nel 2006, dopo aver visto una buca scavata nel centro storico di Copenhagen piena di ossa e teschi di persone morte ai tempi della peste nera, intorno al 1350. In seguito ho spostato lo sguardo sulle case che erano state costruite sopra quei resti e così ho pensato: la vita è davvero una ruota che gira senza sosta, e noi ne siamo in balia. Un giorno moriremo, ma ci sarà un nuovo inizio per i nostri teschi…”.
Che Frodo Mikkelsen sia un artista fuori dagli schemi lo si capisce a prima vista. Tatuatissimo e fiero di esserlo, Mikkelsen è nato a Copenhagen nel 1974 e in questa città continua a vivere e lavorare. Poliedrico e dotato di innumerevoli talenti, si occupa di pittura, scultura e grafica, con sconfinamenti nella land art e nella mail art. Tra tutte le sue opere, sono però i teschi metallici a imprimersi maggiormente negli occhi e nella mente. Si tratta di piccoli oggetti tridimensionali curati in ogni minimo dettaglio, perché ciascuno di essi è un pezzo unico e irripetibile. Mikkelsen sfrutta teschi umani o animali come base per piccoli panorami che, in contrasto con l’anatomia nuda e cruda del loro sostegno, trasmettono emozioni differenti che vanno dalla pace, al senso di tranquilla quotidianità e – in alcuni casi – fanno addirittura sorridere. Le miniature sono realizzate con piccoli giocattoli e soprammobili trovati nei mercatini delle pulci. Una volta assemblate, le sculture vengono placcate in argento per assumere il loro lucente aspetto finale.

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