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La rivista di design belga DAMN° e Mosca Partners hanno occupato lo storico palazzo Litta di Corso Magenta, riunendo una serie di designer e architetti internazionali che si sono espressi evidenziando l’influenza dei materiali sull’ispirazione. Il cortile del palazzo è stato trasformato in un’agorà destinata ai dibattiti, mentre le sale ai piani superiori hanno ospitato, tra dorature e specchi, varie mostre, giocate sul contrasto tra l’aulicità dello spazio e un estetica primitiva e povera. Emblematica l’esposizione “Estetica della miseria” di Andrea Branzi e Michele de Lucchi che proponeva modellini di favele e di ricoveri d’emergenza, creati in collaborazione con gli studenti del Politecnico di Milano, allestita nella sala degli specchi.

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Dove: Palazzo Litta, Corso Magenta, 24 – Milano

La rivista di design belga DAMN° e Mosca Partners hanno occupato lo storico palazzo Litta di Corso Magenta, riunendo una serie di designer e architetti internazionali che si sono espressi evidenziando l’influenza dei materiali sull’ispirazione. Il cortile del palazzo è stato trasformato in un’agorà destinata ai dibattiti, mentre le sale ai piani superiori hanno ospitato, tra dorature e specchi, varie mostre, giocate sul contrasto tra l’aulicità dello spazio e un estetica primitiva e povera. Emblematica l’esposizione “Estetica della miseria” di Andrea Branzi e Michele de Lucchi che proponeva modellini di favele e di ricoveri d’emergenza, creati in collaborazione con gli studenti del Politecnico di Milano, allestita nella sala degli specchi.
Dove: Palazzo Litta, Corso Magenta, 24 – Milano

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.