A celebrare il valore feticistico del rossetto ci ha pensato Alessandro Mendini, architetto, designer e teorico che per Deborah, noto marchio italiano di cosmetica, nell’ambito dell’annuale evento di Interni in occasione del Salone del mobile presso i chiostri della Università Statale, ha creato il Monumento al Rossetto. Issato su un piedistallo ligneo, un gigantesco rossetto, con la sua pasta vermiglia a mò di stendardo, e con il suo astuccio decorato con grandi fiori naif, svettava nella antica corte, simbolico ed eloquente elogio della frivolezza. Creando un modello ingigantito di rossetto, caratterizzato da una estetica fiabesca, Alessandro Mendini ha restituito un’immagine giocosa del feticcio, usualmente associato a torbidi riti magici, offrendo un esplicito invito a dipingersi le labbra di rosso rubino.

Il monumento è frutto del percorso che il brand di make up percorre fin dal 1962 per una bellezza accessibile e vicina, per rendere la cosmetica democratica.
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Il rossetto Deborah arte della collezione water effect limited edition

DOVE: Via Festa del Perdono, 7, 20122 Milano

A celebrare il valore feticistico del rossetto ci ha pensato Alessandro Mendini, architetto, designer e teorico che per Deborah, noto marchio italiano di cosmetica, nell’ambito dell’annuale evento di Interni in occasione del Salone del mobile presso i chiostri della Università Statale, ha creato il Monumento al Rossetto. Issato su un piedistallo ligneo, un gigantesco rossetto, con la sua pasta vermiglia a mò di stendardo, e con il suo astuccio decorato con grandi fiori naif, svettava nella antica corte, simbolico ed eloquente elogio della frivolezza. Creando un modello ingigantito di rossetto, caratterizzato da una estetica fiabesca, Alessandro Mendini ha restituito un’immagine giocosa del feticcio, usualmente associato a torbidi riti magici, offrendo un esplicito invito a dipingersi le labbra di rosso rubino.

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