Naughty Objects
11 November 2014
4 December 2014
La serie di gioielli “Archivio 1902” nasce dalla ricomposizione di elementi dell’archivio Pampaloni, argenteria fiorentina, con alle spalle 112 anni di storia. Dall’incontro tra la designer di gioielli Francesca Caltabiano, l’architetto designer Claudia Bellini e Gianfranco Pampaloni oggi a capo dell’azienda, assieme al fratello Francesco, che dell’archivio è appassionato custode, nasce l’idea di ricomporre elementi dell’archivio, nati per essere altro, in oggetti da indossare. “Migliaia di modelli” spiega Gianfranco sono rimasti in archivio per diecine di anni.
Come anagrammi di parole, parti di candelabri, di caffettiere, di salsiere e di stoppiniere sono state ricomposte in una linea di gioielli costituita da 21 collane, 10 anelli da donna, 13 orecchini e 5 bracciali. Il processo che ha portato alla nascita di questi gioielli” conclude Gianfranco “è stato davvero partecipato e ha visto anche il contributo delle storiche maestranze dell’azienda”. Il risultato rivela una imprevista aulica eleganza, stemprata dall’originalità dei componenti. Difficile immaginare che con i manici di tazzine, le serrature, impugnature di zuccheriere…si possano creare collier che poco hanno da invidiare a quelli dei marchi di alta gioielleria, anzi con una dote in più: un tocco di surrealismo che smitizza il figurativismo della composizione.
La serie di gioielli “Archivio 1902” nasce dalla ricomposizione di elementi dell’archivio Pampaloni, argenteria fiorentina, con alle spalle 112 anni di storia. Dall’incontro tra la designer di gioielli Francesca Caltabiano, l’architetto designer Claudia Bellini e Gianfranco Pampaloni oggi a capo dell’azienda, assieme al fratello Francesco, che dell’archivio è appassionato custode, nasce l’idea di ricomporre elementi dell’archivio, nati per essere altro, in oggetti da indossare. “Migliaia di modelli” spiega Gianfranco sono rimasti in archivio per diecine di anni.
Come anagrammi di parole, parti di candelabri, di caffettiere, di salsiere e di stoppiniere sono state ricomposte in una linea di gioielli costituita da 21 collane, 10 anelli da donna, 13 orecchini e 5 bracciali. Il processo che ha portato alla nascita di questi gioielli” conclude Gianfranco “è stato davvero partecipato e ha visto anche il contributo delle storiche maestranze dell’azienda”. Il risultato rivela una imprevista aulica eleganza, stemprata dall’originalità dei componenti. Difficile immaginare che con i manici di tazzine, le serrature, impugnature di zuccheriere…si possano creare collier che poco hanno da invidiare a quelli dei marchi di alta gioielleria, anzi con una dote in più: un tocco di surrealismo che smitizza il figurativismo della composizione.
The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.