Cassetti tra arte e design è il tema della recente mostra nata dalla collaborazione tra il Museo Poldi Pezzoli e Inventario, la rivista promossa da Foscarini e diretta da Beppe Finessi. L’esposizione, curata da Beppe Finessi, che si sviluppava lungo l’intero percorso del museo, proponeva, mimetizzate tra le opere e gli arredi classici, alcune iconiche cassettiere della recente storia del design firmate da star del design, quali Ettore Sottsass, Shiro Kuramata, Mario Botta, Alessandro Mendini… assieme a creazioni di nuove leve del progetto. I sagaci accostamenti tra elementi contemporanei e memorie storiche rivelano come le convivenze tra classico e contemporaneo siano possibili, anzi auspicabili. Il dialogo tra le stanze del museo e gli ospiti inattesi (le cassettiere contemporanee) invita a esplorare nuove ipotesi d’arredo nel segno della contaminazione.

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DOVE: Via Alessandro Manzoni, 12, 20121 Milano

Cassetti tra arte e design è il tema della recente mostra nata dalla collaborazione tra il Museo Poldi Pezzoli e Inventario, la rivista promossa da Foscarini e diretta da Beppe Finessi. L’esposizione, curata da Beppe Finessi, che si sviluppava lungo l’intero percorso del museo, proponeva, mimetizzate tra le opere e gli arredi classici, alcune iconiche cassettiere della recente storia del design firmate da star del design, quali Ettore Sottsass, Shiro Kuramata, Mario Botta, Alessandro Mendini… assieme a creazioni di nuove leve del progetto. I sagaci accostamenti tra elementi contemporanei e memorie storiche rivelano come le convivenze tra classico e contemporaneo siano possibili, anzi auspicabili. Il dialogo tra le stanze del museo e gli ospiti inattesi (le cassettiere contemporanee) invita a esplorare nuove ipotesi d’arredo nel segno della contaminazione.

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.