Heads in the flowers
17 December 2014
8 July 2015
Ha messo in scena le sue calzature uomo per la primavera/estate 2016 nella dorata cornice di palazzo Bocconi, con una installazione ideata da Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, quasi il controcanto dei soffitti affrescati dello storico palazzo. Kinmonth e Monfreda hanno ideato una serie di collage raccolti in un grande libro e animati in un video, dove passato e presente si coniugano in una narrazione tumultuosa, vivificata da un caleidoscopio di colori e fantasie. L’incontro figurativo di passato, con dame e cavalieri, e di presente, con il rigoglio di una natura in boccio, è il contrappunto di una collezione all’insegna della morbidezza, dalle forme sfilate, realizzata in pelli pregiate come il pitone, lo struzzo, il coccodrillo e il canguro, declinate nei toni del marrone bruciato, dell’arancio, del rosso intenso, dei blù e del nero notturno, dedicata a un uomo capace di osare anche nelle calzature.
DOVE: Corso Venezia, 48, Milano
Ha messo in scena le sue calzature uomo per la primavera/estate 2016 nella dorata cornice di palazzo Bocconi, con una installazione ideata da Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, quasi il controcanto dei soffitti affrescati dello storico palazzo. Kinmonth e Monfreda hanno ideato una serie di collage raccolti in un grande libro e animati in un video, dove passato e presente si coniugano in una narrazione tumultuosa, vivificata da un caleidoscopio di colori e fantasie. L’incontro figurativo di passato, con dame e cavalieri, e di presente, con il rigoglio di una natura in boccio, è il contrappunto di una collezione all’insegna della morbidezza, dalle forme sfilate, realizzata in pelli pregiate come il pitone, lo struzzo, il coccodrillo e il canguro, declinate nei toni del marrone bruciato, dell’arancio, del rosso intenso, dei blù e del nero notturno, dedicata a un uomo capace di osare anche nelle calzature.
DOVE: Corso Venezia, 48, Milano
The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.