Segno italiano è una nuova realtà, a cavallo tra uno studio di progettazione, un editore e un’agenzia in grado di valorizzare e commercializzare, a livello internazionale, i prodotti di alto artigianato italiano. La sua attività consiste nel mettere in rete piccole realtà artigianali locali specializzate nella creazione di prodotti tipici, tutelando le competenze dei distretti produttivi e salvaguardando le eccellenze manifatturiere del territorio italiano.

Segno italiano lavora come agente commerciale, ma prima ancora come progettista e come editore contemporaneo di oggetti d’eccellenza. Tre le sue realizzazioni le collezioni di vetri verdi di Empoli, le sedie leggere di Chiavari, i cesti sardi, i coltelli di Scarperia, le ceramiche atestine, la tripolina. Collabora da due anni con Antonio Marras nell’allestimento dello spazio in via Cola di Rienzo per il Salone del Mobile.

DOVE: Via Palermo 8 – 20121 Milano – 1° piano

Segno italiano è una nuova realtà, a cavallo tra uno studio di progettazione, un editore e un’agenzia in grado di valorizzare e commercializzare, a livello internazionale, i prodotti di alto artigianato italiano. La sua attività consiste nel mettere in rete piccole realtà artigianali locali specializzate nella creazione di prodotti tipici, tutelando le competenze dei distretti produttivi e salvaguardando le eccellenze manifatturiere del territorio italiano.
Segno italiano lavora come agente commerciale, ma prima ancora come progettista e come editore contemporaneo di oggetti d’eccellenza. Tre le sue realizzazioni le collezioni di vetri verdi di Empoli, le sedie leggere di Chiavari, i cesti sardi, i coltelli di Scarperia, le ceramiche atestine, la tripolina. Collabora da due anni con Antonio Marras nell’allestimento dello spazio in via Cola di Rienzo per il Salone del Mobile.
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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.