Surface decoration
1 October 2015
8 July 2015
Lo stile essenziale ha un vago sapore Art Deco, con pavimento black&white, arredi di legno scuro e grandi finestre con imposte che si aprono sulla strada più chic della capitale britannica. Il menu, oltre all’immancabile tè delle cinque, comprende portate tradizionali – come l’aragosta con patate fritte – affiancate da proposte stagionali preparate con prodotti locali provenienti da fattorie selezionate.
Burberry ha la sua reggia al 121 di Regent Street, a Londra. All’interno di un palazzo del 1820 il marchio, sinonimo di stile british, ha creato il suo flagship store con uno shop multipiano, grandi spazi per eventi (proprio qui si è tenuta l’ultima sfilata della moda uomo) e un palco per i concerti. A tutto questo si aggiunge oggi un caffè elegante e riservato, il Thomas’s. Situato nella nuova zona dedicata agli articoli da regalo, il locale porta il nome del fondatore Thomas Burberry.
DOVE: 121 Regent Street, London W1B 4TB, Regno Unito
Lo stile essenziale ha un vago sapore Art Deco, con pavimento black&white, arredi di legno scuro e grandi finestre con imposte che si aprono sulla strada più chic della capitale britannica. Il menu, oltre all’immancabile tè delle cinque, comprende portate tradizionali – come l’aragosta con patate fritte – affiancate da proposte stagionali preparate con prodotti locali provenienti da fattorie selezionate.
Burberry ha la sua reggia al 121 di Regent Street, a Londra. All’interno di un palazzo del 1820 il marchio, sinonimo di stile british, ha creato il suo flagship store con uno shop multipiano, grandi spazi per eventi (proprio qui si è tenuta l’ultima sfilata della moda uomo) e un palco per i concerti. A tutto questo si aggiunge oggi un caffè elegante e riservato, il Thomas’s. Situato nella nuova zona dedicata agli articoli da regalo, il locale porta il nome del fondatore Thomas Burberry.
DOVE: 121 Regent Street, London W1B 4TB, Regno Unito
The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.