Meet my project, organizzazione francese nata per promuovere la creatività contemporanea in patria e all’estero con mostre collettive internazionali di progetti innovativi, sia in termini di concept, sia di materiali, guidata con passione e dedizione da Francesco Pirrello, si presenta a Milano con una mostra corale, titolata “We are social animals” a Palazzo Gorani, in via Gorani 6, nell’ambito del distretto 5 Vie. Tra i 35 espositori provenienti da 20 paesi, il messicano Ariel Rojo, l’atelier cinese Chen Min, By Making di Trinidad e Tobago, il Fdn Studio lab di Portorico, il sudcoreano Shon, lo studio finlandese Haekkinen, la brasiliana Patricia Lascano. Un vero melting pot creativo, utile a misurare la temperatura creativa mondiale che, a dispetto della globalizzazione, rivela ancora marcate caratteristiche etniche, proponendo un repertorio vario, sia tipologicamente, sia formalmente.

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DOVE: via Gorani 6, Milano

Meet my project, organizzazione francese nata per promuovere la creatività contemporanea in patria e all’estero con mostre collettive internazionali di progetti innovativi, sia in termini di concept, sia di materiali, guidata con passione e dedizione da Francesco Pirrello, si presenta a Milano con una mostra corale, titolata “We are social animals” a Palazzo Gorani, in via Gorani 6, nell’ambito del distretto 5 Vie. Tra i 35 espositori provenienti da 20 paesi, il messicano Ariel Rojo, l’atelier cinese Chen Min, By Making di Trinidad e Tobago, il Fdn Studio lab di Portorico, il sudcoreano Shon, lo studio finlandese Haekkinen, la brasiliana Patricia Lascano. Un vero melting pot creativo, utile a misurare la temperatura creativa mondiale che, a dispetto della globalizzazione, rivela ancora marcate caratteristiche etniche, proponendo un repertorio vario, sia tipologicamente, sia formalmente.

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.