Entrare nella sala da pranzo del ristorante di Alain Ducasse presso l’Hotel Plaza Athénée, a Parigi, è come fare un viaggio in un “passato parallelo”. Gli spazi, progettati dal celebre studio Jouin Manku sembrano a prima vista avere quello sfarzo tipico dei palazzi nobiliari di un tempo ma, focalizzando maggiormente l’attenzione sui particolari, si inizia a capire che sono le aggiunte contemporanee a definirne lo stile. Le modanature, le cornici di gesso, gli stucchi dorati e l’enorme chandelier di cristallo si accompagnano au Plaza Athénée a tavoli semplici in legno di quercia e poltrone imbottite in pelle chiara. Al centro del salone catalizzano lo sguardo le grosse “cupole” di metallo lucido che ricordano – in versione maxi – quelle utilizzate per coprire le portate prima di servirle. Si tratta in realtà di posti a sedere per i clienti, realizzati artigianalmente da Matinox and Le Floc’h.

Dining room of restaurant Alain Ducasse

È stata costruita completamente a mano anche la piccola architetture visibile sul lato sinistro, una sorta di cocoon prenotabile per banchetti che necessitano un maggiore grado di privacy. Come Ducasse cura ogni dettaglio in cucina, così lo studio Jouin Manku non ha lasciato nulla di casuale nell’interior, occupandosi anche di disegnare dei nuovi carrelli porta vivande (con divertenti ruote da bicicletta). Accanto alla sala da pranzo principale si trova un bar dal carattere più audace, con boiserie di legno di stampo classico accostate a un bancone trasparente e a un drappeggio blu sul soffitto che integra le luci.

tableware of restaurant Alain Ducasse

DOVE: 25 Avenue Montaigne, 75008 Parigi, Francia

Entrare nella sala da pranzo del ristorante di Alain Ducasse presso l’Hotel Plaza Athénée, a Parigi, è come fare un viaggio in un “passato parallelo”. Gli spazi, progettati dal celebre studio Jouin Manku sembrano a prima vista avere quello sfarzo tipico dei palazzi nobiliari di un tempo ma, focalizzando maggiormente l’attenzione sui particolari, si inizia a capire che sono le aggiunte contemporanee a definirne lo stile. Le modanature, le cornici di gesso, gli stucchi dorati e l’enorme chandelier di cristallo si accompagnano au Plaza Athénée a tavoli semplici in legno di quercia e poltrone imbottite in pelle chiara. Al centro del salone catalizzano lo sguardo le grosse “cupole” di metallo lucido che ricordano – in versione maxi – quelle utilizzate per coprire le portate prima di servirle. Si tratta in realtà di posti a sedere per i clienti, realizzati artigianalmente da Matinox and Le Floc’h. È stata costruita completamente a mano anche la piccola architetture visibile sul lato sinistro, una sorta di cocoon prenotabile per banchetti che necessitano un maggiore grado di privacy. Come Ducasse cura ogni dettaglio in cucina, così lo studio Jouin Manku non ha lasciato nulla di casuale nell’interior, occupandosi anche di disegnare dei nuovi carrelli porta vivande (con divertenti ruote da bicicletta). Accanto alla sala da pranzo principale si trova un bar dal carattere più audace, con boiserie di legno di stampo classico accostate a un bancone trasparente e a un drappeggio blu sul soffitto che integra le luci.

Back to table of contents of "Artifici"
Close
Go top

The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.