Bona Bonarelli, raffinata pr di moda fiorentina, ha debuttato come creatrice di moda a settembre del 2016 a Milano a Super, la fiera di moda femminile di Pitti Immagine. Appassionata della Tunisia, dove ha trascorso numerose estati, ha miscelato con eleganza sapori occidentali e nord africani in una collezione di pigiami e caftani di linea fluida in lino e in lucida e preziosa seta, tinta unita o con stampe di pesci, motivo della collezione che ricorre anche negli speciali gioielli in oro di fattura quasi barbarica, creati da Alessandro Gaggio. Fotografati a Hammamet in Tunisia dal noto fotografo fiorentino Aldo Fallai, caftani e pigiami sono indossati da Kenza Fourati, nata a Tunisi, ma residente a New York, figlia di Dora, famosa produttrice cinematografica (due volte orso d’oro a Berlino), intensa bellezza bruna che accentua l’aura berbera dei capi d’impeccabile fattura occidentale.

DOVE: Rosee Srl – Via Landucci, 24/A – 50055 Lastra a Signa (FI)

Bona Bonarelli, raffinata pr di moda fiorentina, ha debuttato come creatrice di moda a settembre del 2016 a Milano a Super, la fiera di moda femminile di Pitti Immagine. Appassionata della Tunisia, dove ha trascorso numerose estati, ha miscelato con eleganza sapori occidentali e nord africani in una collezione di pigiami e caftani di linea fluida in lino e in lucida e preziosa seta, tinta unita o con stampe di pesci, motivo della collezione che ricorre anche negli speciali gioielli in oro di fattura quasi barbarica, creati da Alessandro Gaggio. Fotografati a Hammamet in Tunisia dal noto fotografo fiorentino Aldo Fallai, caftani e pigiami sono indossati da Kenza Fourati, nata a Tunisi, ma residente a New York, figlia di Dora, famosa produttrice cinematografica (due volte orso d’oro a Berlino), intensa bellezza bruna che accentua l’aura berbera dei capi d’impeccabile fattura occidentale.

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The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.