
Il cibo, da quando dal crudo si è passati al cotto, per essere consumato deve essere cucinato. La mostra Cucine e Ultracorpi, curata da Germano Celant con Silvana Annicchiarico, proposta nello spazio del Design Museum, narra l’evoluzione degli strumenti per la sua preparazione. L’allestimento immaginifico di Italo Rota li presenta al pari di creature extrarrestri. I frigoriferi argentati, nell’oscurità rischiarata dalle luci azzurrine che filtrano dagli sportelli aperti, paiono steli di Odissea nello Spazio 2001. Le fruste dei frullatori, racchiuse in una teca di vetro, girano cigolando, mentre le cucine, tutte bianche, in fila ordinata, disegnano un paesaggio surreale. Astratti dal contesto abitativo, estranei all’uso domestico, museificati, gli apparecchi da cucina rivelano la loro natura robotica.