Nel Novembre 2014 la Molteni nel polo produttivo di Giussano ha rinnovato il suo Headquarter con Glass Cube. Ron Gilad, artista e designer israeliano che per l’azienda ha realizzato numerosi prodotti, è stato incaricato di reinventare un’architettura esistente per trasformarla in luogo espositivo e di rappresentazione della propria identità. Il risultato è uno spazio di 400 mq, fatto di vuoto, vetro e installazioni sorprendenti. Al centro uno specchio d’acqua riflette il cielo. Gilad reinterpreta i temi distintivi dell’azienda: i materiai, il legno prima di tutti, le collezioni, le lavorazioni industriali e artigianali, osservando come un entomologo al microscopio ogni dettaglio. E’ una scatola senza partizioni, perché sono gli oggetti che la occupano a creare lo spazio.

Glass_Cube_MolteniC07_RonGilad_table
Glass_Cube_MolteniC01_RonGilad_exterior
Glass_Cube_MolteniC06_RonGilad

L’allestimento è giocato sulla sorpresa e sull’inaspettato: un divano che si tuffa dal soffitto, un cassettone diviso in due per vedere come è fatto dentro, le mensole disegnate dallo stesso Gilad che formano inedite figure geometriche. Cuore del progetto è una wunderkammer, dove realtà e fantasia si mescolano mediante la tecnologia 3D in proiezioni accompagnate da una colonna sonora composta da Fabrizio Campanelli ed eseguita dalla Budapest Symphony orchestra. A proposito di questo progetto Gilad sottolinea la libertà offerta da Molteni di sperimentare e esplorare il suo mondo in modo non ortodosso per continuare a far evolvere la cultura del design.

Glass-Cube_citazione
Glass_Cube_MolteniC05_RonGilad_interior
Glass_CubeMolteniC04_swimmingpool

DOVE: Via Gioacchino Rossini, 50, 20833 Giussano Monza e Brianza

Nel Novembre 2014 la Molteni nel polo produttivo di Giussano ha rinnovato il suo Headquarter con Glass Cube. Ron Gilad, artista e designer israeliano che per l’azienda ha realizzato numerosi prodotti, è stato incaricato di reinventare un’architettura esistente per trasformarla in luogo espositivo e di rappresentazione della propria identità. Il risultato è uno spazio di 400 mq, fatto di vuoto, vetro e installazioni sorprendenti. Al centro uno specchio d’acqua riflette il cielo. Gilad reinterpreta i temi distintivi dell’azienda: i materiai, il legno prima di tutti, le collezioni, le lavorazioni industriali e artigianali, osservando come un entomologo al microscopio ogni dettaglio. E’ una scatola senza partizioni, perché sono gli oggetti che la occupano a creare lo spazio.
L’allestimento è giocato sulla sorpresa e sull’inaspettato: un divano che si tuffa dal soffitto, un cassettone diviso in due per vedere come è fatto dentro, le mensole disegnate dallo stesso Gilad che formano inedite figure geometriche. Cuore del progetto è una wunderkammer, dove realtà e fantasia si mescolano mediante la tecnologia 3D in proiezioni accompagnate da una colonna sonora composta da Fabrizio Campanelli ed eseguita dalla Budapest Symphony orchestra. A proposito di questo progetto Gilad sottolinea la libertà offerta da Molteni di sperimentare e esplorare il suo mondo in modo non ortodosso per continuare a far evolvere la cultura del design.
DOVE: Via Gioacchino Rossini, 50, 20833 Giussano Monza e Brianza

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.