
Giocando sull’analogia tra vanitas e vanità, vale la pena presentare anche gli specchi. Quello di mirarsi è un desiderio fatale che costò la vita a Narciso. Ma il monito del mito non scoraggia né la vanità, che induce tutti a mirarsi in ogni possibile specchio quasi a voler chiedere conferma del proprio esserci, né i designer a proporre specchi dalle sagome più varie. Uno dei repertori più affascinanti appartiene alla Fiam, azienda del pesarese, specializzata in vetro curvato, che nel suo catalogo ne propone da terra e da parete, firmati da noti designer, con cornici delle più svariate sagome. Grazie all’inventiva dei designer e all’abilità esecutiva dell’azienda, gli specchi delle Fiam diventano con le loro cornici lavorate, frastagliate, squadrate e sinuose vere e proprie sculture da parete. Singolari anche gli specchi presentati da Miriam Ellner nella rassegna “Makers” al Mad di New York nel 2014: specchi da tavolo e da mano ripresi dalla tradizione, ma tradotti in forme che paiono appena sbozzare, con la parte specchiata argentata, nei quali non ci si può rimirare. Quasi un monito ad essere meno vanesi!
DOVE: FIAM Italia Srl, Via Ancona 1 – 61010 Tavullia (PU) – ITALY