Affrontare il tema del revival, non equivale a gettare la spugna per affermare che tutto è già stato disegnato, che sulla scena del nuovo design languono gli attori protagonisti, che l’epoca dei maestri è irrimediabilmente finita e che tanto vale guardarsi alle spalle. Al contrario, il revival, inteso in modo costruttivo, è un andare a ritroso nel percorso del progetto moderno in cerca d’ispirazione per nutrire il nuovo con storie, anche antiche, in grado di rendere più significanti i progetti contemporanei. Significa setacciare il repertorio del passato per revitalizzare il presente, irrobustendo le sue radici per renderlo più narrativo. Revival non riguarda solo le forme, ma anche i materiali. La cronologia del design contemporaneo è segnata anche dalla scoperta e dall’utilizzo prevalente di alcuni materiali. Nel 2016 c’è stato, grazie alla collezione del nuovo marchio Ghidini 1961, orchestrata dalla sapiente art direction di Stefano Giovannoni, il rilancio dell’ottone, trascurato dal design contemporaneo che ha sempre prediletto i metalli freddi, come l’acciaio, relegando l’ottone nell’ambito del mobile classico. Con Ghidini 1961 l’ottone entra a passo trionfale nel design contemporaneo d’autore, regalando ai progetti una immagine calda e preziosa.

Cristina Morozzi

Affrontare il tema del revival, non equivale a gettare la spugna per affermare che tutto è già stato disegnato, che sulla scena del nuovo design languono gli attori protagonisti, che l’epoca dei maestri è irrimediabilmente finita e che tanto vale guardarsi alle spalle. Al contrario, il revival, inteso in modo costruttivo, è un andare a ritroso nel percorso del progetto moderno in cerca d’ispirazione per nutrire il nuovo con storie, anche antiche, in grado di rendere più significanti i progetti contemporanei. Significa setacciare il repertorio del passato per revitalizzare il presente, irrobustendo le sue radici per renderlo più narrativo. Revival non riguarda solo le forme, ma anche i materiali. La cronologia del design contemporaneo è segnata anche dalla scoperta e dall’utilizzo prevalente di alcuni materiali. Nel 2016 c’è stato, grazie alla collezione del nuovo marchio Ghidini 1961, orchestrata dalla sapiente art direction di Stefano Giovannoni, il rilancio dell’ottone, trascurato dal design contemporaneo che ha sempre prediletto i metalli freddi, come l’acciaio, relegando l’ottone nell’ambito del mobile classico. Con Ghidini 1961 l’ottone entra a passo trionfale nel design contemporaneo d’autore, regalando ai progetti una immagine calda e preziosa.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.