La mostra del MAD (Museum of Arts and Design) di New York (20 ottobre 2015/ 7 febbraio 2016) dedicata all’arte tradizionale giapponese Kogei propone 12 artisti contemporanei che ne offrono una visione attuale, senza tradirne gli antichi principi. Fatture, decorazioni e colori sono associati alle caratteristiche delle specifiche regioni giapponesi e restituiscono estetiche profondamente radicate nelle culture locali. Eppure, pur non tradendo le origini e pur utilizzando le antiche tecniche manifatturiere, queste nuove espressioni regalano inedite visioni personali, lasciando intravedere ipotesi futuribili per quest’arte. Vasi e piatti in ceramica di questa rassegna, sebbene rivelino in filigrane le radici storiche, presentano disarmonie e ruvidezze che donano alle opere una estetica imprevista e attuale.

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DOVE: 2 Columbus Cir, New York, NY 10019, Stati Uniti

La mostra del MAD (Museum of Arts and Design) di New York (20 ottobre 2015/ 7 febbraio 2016) dedicata all’arte tradizionale giapponese Kogei propone 12 artisti contemporanei che ne offrono una visione attuale, senza tradirne gli antichi principi. Fatture, decorazioni e colori sono associati alle caratteristiche delle specifiche regioni giapponesi e restituiscono estetiche profondamente radicate nelle culture locali. Eppure, pur non tradendo le origini e pur utilizzando le antiche tecniche manifatturiere, queste nuove espressioni regalano inedite visioni personali, lasciando intravedere ipotesi futuribili per quest’arte. Vasi e piatti in ceramica di questa rassegna, sebbene rivelino in filigrane le radici storiche, presentano disarmonie e ruvidezze che donano alle opere una estetica imprevista e attuale.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.