Ho rubato il titolo a un volumetto di recente uscita di Nuccio Ordine, (Bompiani, Milano, 2016) dedicato a rivalutare il tempo speso ad acquisire saperi, piuttosto che denari. Scrive l’autore: “l’utilità dei saperi inutili si contrappone radicalmente all’utilità dominante che, in nome di un esclusivo interesse economico, sta progressivamente uccidendo la memoria del passato, le discipline umanistiche, le lingue classiche, l’istruzione, la libera ricerca, la fantasia, l’arte…” Affinché non muoiano l’arte, la memoria, la fantasia, la ricerca.. vi propongo una serie di oggetti, per lo più superflui, appartenenti al genere delle gozzaniane ‘buone cose di cattivo gusto’ per invitarvi a occuparvi dell’inutile che, come suggerisce il Cirano di Edmond Rostand “è necessario per rendere ogni cosa più bella”.

Cristina Morozzi

Ho rubato il titolo a un volumetto di recente uscita di Nuccio Ordine, (Bompiani, Milano, 2016) dedicato a rivalutare il tempo speso ad acquisire saperi, piuttosto che denari. Scrive l’autore: “l’utilità dei saperi inutili si contrappone radicalmente all’utilità dominante che, in nome di un esclusivo interesse economico, sta progressivamente uccidendo la memoria del passato, le discipline umanistiche, le lingue classiche, l’istruzione, la libera ricerca, la fantasia, l’arte…” Affinché non muoiano l’arte, la memoria, la fantasia, la ricerca.. vi propongo una serie di oggetti, per lo più superflui, appartenenti al genere delle gozzaniane ‘buone cose di cattivo gusto’ per invitarvi a occuparvi dell’inutile che, come suggerisce il Cirano di Edmond Rostand “è necessario per rendere ogni cosa più bella”.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.