Con l’inaugurazione dell’Expo il cibo, argomento che sta guadagnando sempre più spazio su qualsiasi mezzo di comunicazione, sia colto sia popolare, conosce la sua apoteosi. Sebbene prossimi alla nausea a furia di parlarne, non ci si può esimere dal dedicare attenzione ad alcuni degli eventi, dedicati alla sua presentazione e al suo consumo, sparsi nella città, partendo dal suo racconto per immagini artistiche messo in scena alla Triennale da Germano Celant, che ne ha occupato tutti gli spazi con la ciclopica mostra Arts&Foods.
Gli artisti all’avanguardia disegnano piatti fiorati, i designer realizzano contenitori di fantasia per gli avanzi che non devono essere buttati, ma portati a casa; i marchi di moda organizzano mercati di frutta e verdura nei loro showroom, le sfilate avvengono nelle trattorie popolari; le cucine moderne delle ville reali sono firmate da architetti di grido.

Cristina Morozzi

Con l’inaugurazione dell’Expo il cibo, argomento che sta guadagnando sempre più spazio su qualsiasi mezzo di comunicazione, sia colto sia popolare, conosce la sua apoteosi. Sebbene prossimi alla nausea a furia di parlarne, non ci si può esimere dal dedicare attenzione ad alcuni degli eventi, dedicati alla sua presentazione e al suo consumo, sparsi nella città, partendo dal suo racconto per immagini artistiche messo in scena alla Triennale da Germano Celant, che ne ha occupato tutti gli spazi con la ciclopica mostra Arts&Foods.
Gli artisti all’avanguardia disegnano piatti fiorati, i designer realizzano contenitori di fantasia per gli avanzi che non devono essere buttati, ma portati a casa; i marchi di moda organizzano mercati di frutta e verdura nei loro showroom, le sfilate avvengono nelle trattorie popolari; le cucine moderne delle ville reali sono firmate da architetti di grido.
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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.