Ferro si compone, invece, di elementi d’arredo, ispirati alle tradizionali griglie dei bracieri. Vittorio Venezia mette il proprio design al servizio della riscoperta delle forme tradizionali e della manualità artigiana, creando una collezione contemporanea densa di reminiscenze e intrisa di sapori popolari.

Officine Calderai è il nuovo progetto di Vittorio Venezia, che prende il nome dalla famosa strada di Palermo dove vecchi artigiani producono ancora utensili metallici della tradizione, proposto al salone Satellite di Milano. Si compone di due collezioni “4 decimi” e “Ferro”. 4 Decimi comprende dodici corpi illuminanti a sospensione in acciaio, ispirati alla tradizione domestica siciliana, forgiati a mano dallo stagnino ottantaseienne Nino Ciminna, nel più antico laboratorio di via Calderai.

DOVE: via Marcona 53, Milano, MI

Ferro si compone, invece, di elementi d’arredo, ispirati alle tradizionali griglie dei bracieri. Vittorio Venezia mette il proprio design al servizio della riscoperta delle forme tradizionali e della manualità artigiana, creando una collezione contemporanea densa di reminiscenze e intrisa di sapori popolari.
Officine Calderai è il nuovo progetto di Vittorio Venezia, che prende il nome dalla famosa strada di Palermo dove vecchi artigiani producono ancora utensili metallici della tradizione, proposto al salone Satellite di Milano. Si compone di due collezioni “4 decimi” e “Ferro”. 4 Decimi comprende dodici corpi illuminanti a sospensione in acciaio, ispirati alla tradizione domestica siciliana, forgiati a mano dallo stagnino ottantaseienne Nino Ciminna, nel più antico laboratorio di via Calderai.
DOVE: via Marcona 53, Milano, MI

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.