In corso sino a febbraio 2016 al V&A di Londra, l’esposizione, curata da Helen Persson, presenta oltre 250 paia di scarpe, sia storiche, sia contemporanee, provenienti da tutti i paesi del mondo, ricostruendo la storia della calzatura dalle origini sino ai giorni nostri, dai sandali degli egizi, sino alle scarpe stampate in 3D. Tra gli esemplari numerose le paia calzate da nomi famosi, quali i décolletés di Marylin Monroe, realizzati da Salvatore Ferragamo, gli stiletto di Sara Jessica Parker, firmati da Manolo Blahnik, le calzature di Lady Gaga, le scarpe con la suola dipinta di rosso di Christian Louboutin, quelle di Prada e di Jimmy Choo… “Le scarpe sono uno degli aspetti più eloquenti dell’abbigliamento”, dichiara Helen Persson. “Sono oggetti scultura, indicatori di genere, di status, di gusto e di preferenze sessuali”.

DOVE: Cromwell Rd, London SW7 2RL, Regno Unito

In corso sino a febbraio 2016 al V&A di Londra, l’esposizione, curata da Helen Persson, presenta oltre 250 paia di scarpe, sia storiche, sia contemporanee, provenienti da tutti i paesi del mondo, ricostruendo la storia della calzatura dalle origini sino ai giorni nostri, dai sandali degli egizi, sino alle scarpe stampate in 3D. Tra gli esemplari numerose le paia calzate da nomi famosi, quali i décolletés di Marylin Monroe, realizzati da Salvatore Ferragamo, gli stiletto di Sara Jessica Parker, firmati da Manolo Blahnik, le calzature di Lady Gaga, le scarpe con la suola dipinta di rosso di Christian Louboutin, quelle di Prada e di Jimmy Choo… “Le scarpe sono uno degli aspetti più eloquenti dell’abbigliamento”, dichiara Helen Persson. “Sono oggetti scultura, indicatori di genere, di status, di gusto e di preferenze sessuali”.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.